La paura degli altri
La psicoterapia cognitivo comportamentale per la cura dell'ansia sociale
Ivan è sempre stato un ragazzo timido. A scuola era preso in giro dai compagni per il suo aspetto e per i suoi modi un po’ goffi, soprattutto dopo che, durante un’interrogazione, fece scena muta vergognandosi tantissimo. Da allora, il timore di poter fare una figuraccia gli ha causato in molte situazioni una certa sofferenza.
Con il tempo i problemi sono aumentati così come le sue insicurezze. Ora ha 27 anni, pochissimi amici e nessuna ragazza. Spesso si sente a disagio e teme di trovarsi in situazioni sociali imbarazzanti, in cui potrebbe apparire strano, inadeguato e essere giudicato negativamente. In particolare, si preoccupa di dire o fare qualcosa di stupido o di apparire debole agli occhi degli altri, soprattutto se persone poco conosciute. Infatti, quando si trova in loro compagnia si preoccupa di essere al centro dell’attenzione provando ansia e vergogna. Il cuore batte forte, le mani gli sudano e se qualcuno gli rivolge la parola gli sembra di andare a fuoco diventando rosso sul collo e sul viso. Quel che è peggio, è la certezza che gli altri si accorgano della sua ansia e che pensino che ci sia qualcosa che non vada in lui. |
Per questo motivo evita tutte quelle situazioni per lui potenzialmente imbarazzanti: andare alle feste, mangiare e bere di fronte ad altre persone, parlare al telefono e uscire con persone poco conosciute.
Quando non può evitare tali situazioni fa di tutto per non trovarsi al centro dell’attenzione: al cinema si siede in ultima fila, non si alza per andare alla toilette, si presenta agli appuntamenti prima degli altri ed evita di partecipare alla conversazione, pensando di non aver nulla di intelligente da dire. Da quando ogni lunedì deve illustrare ai colleghi alcuni aspetti del suo lavoro Ivan sta molto peggio. Nonostante sia preparato, l’idea di dover parlare in pubblico lo preoccupa molto. Non vuole rinunciare al suo incarico, ma allo stesso tempo l’idea di poter fare una figuraccia di fronte a tutti è inaccettabile e lo terrorizza. Nel momento in cui ha cominciato una psicoterapia cognitivo comportamentale ha scoperto che il suo, è un disturbo piuttosto comune chiamato fobia sociale, caratterizzato proprio dalla paura di trovarsi in situazioni sociali potenzialmente umilianti, in cui si è esposti al giudizio altrui. |
Grazie alla psicoterapia ha migliorato la consapevolezza di sé e ha scoperto come la rigidità di alcune sue convinzioni giochino un ruolo importante nel mantenimento del suo problema. Lentamente sta modificando questi schemi mentali e alcune sue abitudini.
Ha imparato anche a gestire in modo più efficace alcune situazioni interpersonali, sperimentando un senso di maggior efficacia, meno ansia e un più alto livello di soddisfazione e benessere personale. Dott. Luca Liverani info cell. 340 6330847 Articolo apparso su Ravenna & Dintorni 29 marzo 2012 |