Ipocondria: l'unica malattia che penso di non avere...
Come curarla con la terapia cognitivo comportamentale
Laura ha sempre pensato di essere una ragazza un po’ fragile e, forse, a convincerla di questo hanno contribuito alcuni problemi di salute avuti durante l’adolescenza. Inoltre, in quel periodo sua madre è stata a lungo malata e in casa c’era spesso un’atmosfera di ansia e preoccupazione per il suo stato di salute. Da qualche anno, poco dopo la morte di sua nonna, Laura ha cominciato a provare ansia e un crescente disagio ogni qual volta sentiva parlare di malattie o di persone con problemi di salute, preoccupandosi di poter essere anche lei malata, o in procinto di ammalarsi. Questo genere di preoccupazione aumentava in presenza di alcuni sintomi fisici, soprattutto se insoliti, trasformando immediatamente un dolore muscolare, una vertigine o un linfonodo leggermente ingrossato nel sintomo di una terribile malattia, causandole forti stati di ansia. A peggiorare la situazione contribuivano le ore trascorse navigando in internet su diversi portali di medicina, durante le quali si convinceva di avere ora una, ora un’altra malattia, angosciandosi per giorni.
|
Per placare, almeno in parte, l’ansia Laura si rivolgeva a familiari e amici nel tentativo di essere rassicurata circa l’impossibilità di essere ammalata e se questo non bastava telefonava al suo medico, ormai abituato alle frequenti richieste della paziente, chiedendogli di prescriverle esami e accertamenti diagnostici, per escludere nel modo più assoluto la possibilità di poter essere malata.
Purtroppo, il più delle volte, tali rassicurazioni riducevano solo momentaneamente l’ansia, destinata a manifestarsi nuovamente, alimentata dal dubbio di un possibile errore diagnostico, da un parere espresso in modo superficiale o dal suggerimento di sottoporsi ad esami approfonditi, inducendola a richiedere ulteriori rassicurazioni e nuovi consulti. Grazie alla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, Laura ha imparato a gestire meglio le preoccupazioni relative al suo stato di salute riducendo il tempo trascorso a rimuginare su sintomi e malattie. |
Anche il bisogno di chiedere rassicurazioni è diminuito riuscendo quasi sempre a trovare delle spiegazioni alternative meno catastrofiche per le sensazioni o i sintomi fisici che ogni tanto prova. Attraverso la psicoterapia ha modificato quelle abitudini e quelle convinzioni responsabili del suo problema, imparando soprattutto ad accettare di buon grado quella componente di incertezza che accompagna molte situazioni della vita, comprese quelle relative al proprio stato di salute.
Dott. Luca Liverani Info Cell. 340 6330847 Articolo apparso su Ravenna & Dintorni il 26 aprile 2012 |