Come curare gli attacchi di panico
La psicoterapia cognitivo comportamentale è una terapia breve, pratica e concreta
Quando Marco ha avuto il primo attacco di panico ha davvero creduto di morire.
Improvvisamente ha sentito un forte dolore al petto, un aumento improvviso del battito cardiaco e uno strano formicolio alle braccia. In quel momento è stato davvero convinto di essere stato colpito da un infarto e si è fatto subito accompagnare al pronto soccorso dove, dopo un attento esame, gli è stato riscontrato solo un forte stato di agitazione, escludendo la presenza di cardiopatie. In seguito, ha avuto altri attacchi di panico e spesso si è sentito ansioso senza motivo. Ormai da alcuni anni conduce una vita molto ritirata ed è terrorizzato dall’idea di avere altri attacchi di panico o sentirsi male. Per questo motivo non prende più mezzi pubblici, non usa più l’automobile, evita le code e i luoghi affollati, non viaggia più e si allontana da casa solo in caso di necessità facendosi accompagnare da un familiare. Progressivamente ha sviluppato sentimenti di insoddisfazione e sfiducia. Recentemente ha dovuto rinunciare ad un’importante opportunità di lavoro per evitare di dover affrontare situazioni potenzialmente “pericolose”. Stanco di vivere in questo modo, |
ha deciso, nonostante alcuni dubbi, di cominciare una psicoterapia.
Inizialmente, temeva che ci sarebbero voluti molti anni e molti soldi e che forse non avrebbe funzionato perché ormai riteneva la sua ansia “cronica”. Da quando ha cominciato una Terapia Cognitivo Comportamentale sono trascorsi solo due mesi, ma avverte già i primi benefici. Prova una maggiore fiducia in sé ed è meno preoccupato dei sintomi ansiosi. La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale si è rivelata completamente diversa da come credeva: niente lettino, niente sogni da interpretare e complessi di Edipo da sciogliere, bensì una terapia breve, pratica e concreta, basata sul “qui ed ora” e focalizzata sulla comprensione e risoluzione dei suoi problemi attuali. Insieme al suo terapeuta ha concordato gli obbiettivi della terapia, cercando fin da subito il modo migliore di raggiungerli. Grazie alla Terapia Cognitivo Comportamentale ha acquisito una maggiore consapevolezza di sé, rendendosi conto di come alcuni pensieri ed alcuni suoi comportamenti peggiorassero la sua situazione e progressivamente ha cominciato a modificare queste “cattive” abitudini. |
Ogni volta che ci riesce si sente molto soddisfatto e molto motivato a impegnarsi per raggiungere obbiettivi sempre più impegnativi. Quello che fino a qualche mese fa gli sembrava impossibile fare adesso gli sembra difficile, ma fattibile.
Dr. Luca Liverani Info cell. 340 6330847 Articolo apparso su Ravenna & Dintorni 1 marzo 2012 |