Assertività e autostima
Vi sono persone che riescono a mediare tra i propri bisogni e quelli degli altri senza difficoltà, mostrando grande sensibilità, comprensione e fermezza.
Altre invece, difficilmente riescono ad affermare le proprie idee o a esprimere le proprie emozioni.
Per queste persone il timore di poter fare una brutta figura o di essere giudicate negativamente è tale da costringerle a condurre la propria vita in funzione degli altri, agendo spesso contro la propria reale volontà, nel tentativo di soddisfare sempre le aspettative e le richieste altrui.
Quando si giunge a costanti compromessi con se stessi per compiacere le altre persone si finisce con il maturare sentimenti di auto svalutazione, insoddisfazione e scarsa autostima.
Questo stile relazionale viene definito comportamento anassertivo passivo ed è spesso associato a timidezza, introversione, sensibilità alla critica, bassa autostima, timore del giudizio altrui ed elevata ansia sociale.
Al contrario, un comportamento anassertivo aggressivo è caratterizzato dalla messa in atto di una serie di comportamenti prevaricanti e atteggiamenti sprezzanti che hanno in comune la violazione dei diritti altrui e la noncuranza per i loro stati d’animo. Spesso la persona aggressiva riesce a ottenere ciò che vuole con la prepotenza e quindi, per quanto lo riguarda, "va tutto bene". In realtà invece, tali persone pagano nel tempo le conseguenze del loro comportamento inducendo negli altri espressioni di ostilità, rancore fino al loro progressivo allontanamento.
Tra questi due poli estremi si colloca il comportamento assertivo.
L'assertività è la capacità di relazionarsi con gli altri in modo adeguato, senza ansia o paura, nel pieno rispetto di sé e degli altri. Nel ambito della psicologia il termine si riferisce “alla capacità di un soggetto di elaborare risposte (comportamentali) in grado di inibire lo sviluppo di stati d’ansia legati alla sfera di relazione (Alberti, Dinetto, 1988).
In altre parole, l’assertività è la capacità di affermare le proprie opinioni, i propri diritti, le proprie emozioni e i propri desideri in modo chiaro, realizzando i propri obiettivi e alimentando la propria autostima.
La funzione adattiva del comportamento assertivo, la cui principale caratteristica è quella di inibire l’ansia associata alle situazioni sociali, permette all’individuo di esprimere ed affermare se stesso. Non si tratta di una caratteristica di personalità, bensì di un comportamento interpersonale, che pertanto può essere appreso laddove sia assente e corretto laddove non sia sufficientemente efficace.
Il training assertivo, attraverso l’apprendimento di specifiche strategie comportamentali, promuove lo sviluppo di abilità sociali più efficaci, volte al superamento di atteggiamenti rinunciatari o troppo aggressivi.
Lo sviluppo di un comportamento assertivo permette di esprimere una critica in modo costruttivo, formulare richieste, dire no alle richieste degli altri senza provare sensi di colpa ingiustificati, di esprimere la propria opinione anche se in disaccordo con quella delle altre persone e di difendersi dalle critiche.
L’assenza di un comportamento assertivo può essere associata a disagi di diversa natura: bassa autostima, basso senso di auto efficacia, difficoltà relazionali e disagio emotivo (ansia, rabbia, frustrazione, tristezza). Nei casi più gravi un comportamento anassertivo può essere associato a disturbi d’ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare e disturbi psicosomatici.
Obiettivi del Training Assertivo
Lo psicologo attraverso la pratica clinica di un training assertivo in situazioni terapeutiche strutturate favorisce lo sviluppo di abilità sociali appropriate e adattive, volte al superamento di atteggiamenti rinunciatari o aggressivi. La consapevolezza e la gestione dei pensieri e delle convinzioni irrazionali sono il presupposto per una buona efficacia del training, i cui obiettivi possono essere così sintetizzati:
Quando è opportuno un Training Assertivo?
Altre invece, difficilmente riescono ad affermare le proprie idee o a esprimere le proprie emozioni.
Per queste persone il timore di poter fare una brutta figura o di essere giudicate negativamente è tale da costringerle a condurre la propria vita in funzione degli altri, agendo spesso contro la propria reale volontà, nel tentativo di soddisfare sempre le aspettative e le richieste altrui.
Quando si giunge a costanti compromessi con se stessi per compiacere le altre persone si finisce con il maturare sentimenti di auto svalutazione, insoddisfazione e scarsa autostima.
Questo stile relazionale viene definito comportamento anassertivo passivo ed è spesso associato a timidezza, introversione, sensibilità alla critica, bassa autostima, timore del giudizio altrui ed elevata ansia sociale.
Al contrario, un comportamento anassertivo aggressivo è caratterizzato dalla messa in atto di una serie di comportamenti prevaricanti e atteggiamenti sprezzanti che hanno in comune la violazione dei diritti altrui e la noncuranza per i loro stati d’animo. Spesso la persona aggressiva riesce a ottenere ciò che vuole con la prepotenza e quindi, per quanto lo riguarda, "va tutto bene". In realtà invece, tali persone pagano nel tempo le conseguenze del loro comportamento inducendo negli altri espressioni di ostilità, rancore fino al loro progressivo allontanamento.
Tra questi due poli estremi si colloca il comportamento assertivo.
L'assertività è la capacità di relazionarsi con gli altri in modo adeguato, senza ansia o paura, nel pieno rispetto di sé e degli altri. Nel ambito della psicologia il termine si riferisce “alla capacità di un soggetto di elaborare risposte (comportamentali) in grado di inibire lo sviluppo di stati d’ansia legati alla sfera di relazione (Alberti, Dinetto, 1988).
In altre parole, l’assertività è la capacità di affermare le proprie opinioni, i propri diritti, le proprie emozioni e i propri desideri in modo chiaro, realizzando i propri obiettivi e alimentando la propria autostima.
La funzione adattiva del comportamento assertivo, la cui principale caratteristica è quella di inibire l’ansia associata alle situazioni sociali, permette all’individuo di esprimere ed affermare se stesso. Non si tratta di una caratteristica di personalità, bensì di un comportamento interpersonale, che pertanto può essere appreso laddove sia assente e corretto laddove non sia sufficientemente efficace.
Il training assertivo, attraverso l’apprendimento di specifiche strategie comportamentali, promuove lo sviluppo di abilità sociali più efficaci, volte al superamento di atteggiamenti rinunciatari o troppo aggressivi.
Lo sviluppo di un comportamento assertivo permette di esprimere una critica in modo costruttivo, formulare richieste, dire no alle richieste degli altri senza provare sensi di colpa ingiustificati, di esprimere la propria opinione anche se in disaccordo con quella delle altre persone e di difendersi dalle critiche.
L’assenza di un comportamento assertivo può essere associata a disagi di diversa natura: bassa autostima, basso senso di auto efficacia, difficoltà relazionali e disagio emotivo (ansia, rabbia, frustrazione, tristezza). Nei casi più gravi un comportamento anassertivo può essere associato a disturbi d’ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare e disturbi psicosomatici.
Obiettivi del Training Assertivo
Lo psicologo attraverso la pratica clinica di un training assertivo in situazioni terapeutiche strutturate favorisce lo sviluppo di abilità sociali appropriate e adattive, volte al superamento di atteggiamenti rinunciatari o aggressivi. La consapevolezza e la gestione dei pensieri e delle convinzioni irrazionali sono il presupposto per una buona efficacia del training, i cui obiettivi possono essere così sintetizzati:
- Imparare a riconoscere i diversi stili comunicativi (aggressivo, passivo, assertivo).
- Comprendere e rimuovere gli ostacoli che impediscono una comunicazione efficace e soddisfacente.
- Acquisire uno stile comunicativo assertivo attraverso l’apprendimento di specifiche modalità comunicative.
- Inibire gli stati ansiosi causati da situazioni interpersonali.
- Migliorare il proprio adattamento sociale.
- Aumentare la propria autostima e il proprio senso di auto-efficacia.
Quando è opportuno un Training Assertivo?
- Quando il numero di situazioni interpersonali o il disagio emotivo che ne consegue (rabbia, senso di colpa, frustrazione, ansia, tristezza) è eccessivo.
- Quando non si è soddisfatti delle proprie relazioni interpersonali o di come vengono affrontate e gestite le situazioni sociali (eccessiva timidezza, isolamento sociale, spesso seguite da rimuginio)
- Quando si soffre di un disagio emotivo clinicamente significativo (ansia sociale, depressione, disturbi psicosomatici)
- Quando semplicemente si desidera migliorare le proprie abilità comunicative, ottenere una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, migliorare i propri rapporti personali.