ACT - Acceptance and Commitment Therapy
L’Acceptance and Commitment Therapy, in italiano “Terapia di accettazione e impegno nell’azione” è una forma di psicoterapia di recente diffusione riconducibile alle cosiddette terapie cognitive comportamentali di terza generazione.
L’acronimo “ACT” si legge come una parola e non come singole lettere e richiama opportunamente al verbo inglese to act (agire).
L’obiettivo dell’ ACT, contrariamente alle altre psicoterapie, non è la riduzione dei sintomi, ma la modificazione profonda della relazione che abbiamo con i nostri pensieri disfunzionali e le nostre emozioni spiacevoli. Questo si traduce in una riduzione della sintomatologia, ma come conseguenza di tale cambiamento di prospettiva e non come obiettivo primario.
Alla base di questo approccio c’è il presupposto che la sofferenza psicologica sia connaturata all’esperienza umana. Secondo l’ACT alcuni processi psicologici sono, per loro stessa natura, potenzialmente distruttivi e portatori di sofferenza.
L’acronimo “ACT” si legge come una parola e non come singole lettere e richiama opportunamente al verbo inglese to act (agire).
L’obiettivo dell’ ACT, contrariamente alle altre psicoterapie, non è la riduzione dei sintomi, ma la modificazione profonda della relazione che abbiamo con i nostri pensieri disfunzionali e le nostre emozioni spiacevoli. Questo si traduce in una riduzione della sintomatologia, ma come conseguenza di tale cambiamento di prospettiva e non come obiettivo primario.
Alla base di questo approccio c’è il presupposto che la sofferenza psicologica sia connaturata all’esperienza umana. Secondo l’ACT alcuni processi psicologici sono, per loro stessa natura, potenzialmente distruttivi e portatori di sofferenza.